Le Coccole

In queste giornate di reclusione, i rituali affettivi nutrono i nostri bambini e danno loro senso di protezione e sicurezza.
Per questo oggi abbiamo pensato di proporvi una filastrocca speciale, dove le parole diventano coccole da scrivere sul corpo dei vostri bimbi.
Mentre leggete la filastrocca , potete accompagnare la lettura con i gesti suggeriti dalle parole.
Se preferite, potete farvi guidare dall’audio della maestra Erika.
Buone coccole a tutti!!

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PARLIAMO …CON STILE

Care mamme, papà… oggi vogliamo condividere con voi una canzone scritta dal Dott. Alberto Pellai, noto psicoterapeuta , che mette in luce l’importanza delle parole.
Oggi più che mai le parole che usiamo ricoprono un ruolo centrale .
La canzone è un inno che celebra le parole con stile, quelle che fanno stare bene, che rassicurano, che riempiono il cuore , quelle “ che raccontano la bellezza, sono leggere come piume nella brezza”.
Cantatela con i vostri bambini, mette allegria e lancia un messaggio di pace e armonia.

E per aiutare i bambini a imparare le parole, guardate anche il video con i disegni creato dalla maestra Francesca …

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GIORNATA MONDIALE PER LA CONSAPEVOLEZZA SULL’AUTISMO

Cari bambini, oggi vi proponiamo l’ascolto del libro “Ada al contrario “ , letto dalla maestra Francesca.
Se avete voglia provate poi a disegnare voi stessi, nella vostra unicità e rappresentando ciò che amate fare e inviate la foto del disegno alla vostra rappresentante.
I disegni saranno poi caricati sul sito !

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Facciamo un po’ di YOGA – parte seconda

Per calmare la mente, per rilassarsi, per la respirazione: sono diverse le attività che possiamo fare insieme ai bambini per avvicinarli allo yoga.

Ecco un esempio suggerito dall’insegnante Francesca.

 

Per comodità trovate qui    YOGA – parte seconda   il testo della lezione per poterlo utilizzare con la musica rilassante che piu’ preferite.

BUONA LEZIONE!!!

Colibrì racconta “Giochi pazzi con pupazzi” – Compagnia Roggero

Sospesi tutti i corsi e chiuse tutte le scuole, i burattinai della Compagnia Roggero negli ultimi giorni si sono rimboccati le maniche per realizzare, da casa, dei video “Giochi pazzi con pupazzi”, dedicato a tutte le bambine e ai bambini e in particolare a tutte le scuole in cui hanno dovuto interrompere i laboratori teatrali in rispetto alle norme ministeriali.
Buona Visione

PAPÀ MI SCRIVI UN BIGLIETTO?

Oggi vogliamo proporvi due letture fatte dalle nostre maestre e un articolo di Alberto Pellai.

BUONA LETTURA!!!

 

Articolo di Alberto Pellai      https://www.facebook.com/607285592681142/posts/2857279137681765/?d=n

ESSERE PADRI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: scrivete una lettera a vostro figlio.

Non sta capitando a tutti. Ma a molti sì. Per la prima volta nella nostra vita, ci siamo fermati. E la salute della collettività è diventata più importante del nostro lavoro. Molti di noi sono a casa, con la propria famiglia.
Per la prima volta, per molti di noi si aprono tempi lunghi di permanenza, dove dobbiamo imparare a sostare. “So-stare con i miei figli?”: questa domanda, che sembra lapalissiana, in realtà non lo è. Perché molti di noi sanno stare con i figli, ma non sostare. Li portiamo a fare sport, li accompagniamo di qua e di là, siamo abili a spingerli nel “fuori”. In effetti, il ruolo del padre è spesso quello di facilitare l’uscita dalla porta di casa del proprio figlio. Adesso invece bisogna tenerli in casa, i nostri figli. Bisogna aiutarli a trovare dentro di sé la pazienza e la capacità di tollerare la frustrazione. I nostri padri e nonni ci avrebbero semplicemente detto che “devi obbedire. E non fare storie, perché altrimenti poi per te sono guai”. Poi, dopo averci detto così, sarebbero probabilmente andati nella loro stanza, oppure sulla poltrona a leggere il giornale oppure a guardare la TIVU. Noi con i nostri figli, invece, ci siamo coinvolti e resi disponibili. E quindi adesso dobbiamo portare queste due caratteristiche nella relazione con loro, vivendo a contatto e reclusi in casa, 24 ore su 24. Ciò che potrebbe sembrare una grande fatica (e in parte lo è, oggettivamente, non solo per noi papà, ma anche per le mamme) potrebbe rivelarsi anche come un’enorme opportunità.
“Adesso non posso”, “Scusa ma devo scappare”, “Perdonami, ma ora non ho tempo”: quante volte abbiamo detto ai nostri figli queste frasi, spinti dai mille impegni che spesso si sono rivelati anche ottimi alibi, per non stare con loro? Ecco, in questi giorni queste frasi hanno perso senso. Perché, in molti ora abbiamo un tempo dilatato, pieno di possibilità, con spazi che ci sembravano impensabili fino a pochi giorni fa. Tra l’altro, tra breve sarà anche la nostra festa: la festa del papà cada il 19 marzo e sarà all’interno di questo tempo sospeso, causato dall’emergenza coronavirus.
Ecco un’idea che voglio darvi per metterci in gioco in questi giorni. Vi invito a scrivere una lettera a vostro figlio, da consegnargli il giorno della festa del papà, quando solitamente sono i bambini a darci una letterina per raccontarci il loro affetto. Provate a pensare a tutte le parole che per fretta o per non abitudine non avete mai detto a vostro figlio. Parole belle, parole che danno senso alla relazione con lui. Bene, ora che abbiamo tempo, proviamo a scriverle quelle parole. Fatelo soprattutto se non ve le siete mai sentite dire dal vostro papà. Molti di noi sono stati figli di padri molto abili a usare parole dure per tirare fuori il meglio di noi, quando non eravamo all’altezza delle aspettative. Ma spesso, quei padri così capaci di parole severe, non hanno saputo dire invece parole buone, frasi apprezzanti, quando invece sarebbero state così belle e utili per farci sentire “figli adeguati”. Spesso abbiamo rincorso tutta la vita quelle parole che nostro padre non è mai stato capace di dirci. Proprio perché non ce le hanno dette, ne sentiamo un bisogno profondo. Ma spesso non sappiamo quali sono. Per cui, vi lancio un invito. Provate a scrivere una lettera a vostro figlio. Raccontategli tutto il bello che ha messo nella vostra vita. Poi postatemele attraverso un messaggio su facebook o inviatemele via mail.
Il giorno della festa del papà, le quattro lettere più belle riceveranno un dono. Un dono speciale, pieno di parole sulla paternità.
E voi mamme, provate a coinvolgere i padri che avete a fianco e quelli di vostra conoscenza in questa sfida. Trasformiamo questo tempo di vuoto, in un tempo pieno.

 

 

 

 

 

 

TUTTI ALL’OPERA PER I NOSTRI PAPÀ !

IL VASETTO DELLE COCCOLE

Cosa serve:

  • Fogli colorati
  • Penna
  • Un contenitore di vetro

    Crearlo è davvero facile. I bambini possono colorare con pastelli, acquerelli, pastelli a cera le frasi che andranno poi ritagliate seguendo i bordi. (Scarica qui le frasi)
    Arrotolare i foglietti, schiacciandoli un po’ così che mantengono la forma e metterli nel vasetto dove possiamo incollare un’etichetta con la scritta “Per il mio Papà”.
    E’ possibile naturalmente abbellire il vasetto con decoupage, adesivi o scritte o, se preferite, utilizzare come contenitore un cestino o un sacchetto di stoffa.
    I foglietti poi possono essere colorati o scritti direttamente dal bambino personalizzandoli.
    Il papà avrà il compito ogni giorno di estrarne a sorte uno, leggendo il vostro pensiero!
    Buon divertimento!fstaPapà